Bernalda, Matera, Basilicata
La prima costruzione risale ai normanni, ad opera di Riccardo da Camarda. Fino al 1470 il castello fu abitato da vari signori, tra i quali si ricordano Pietro Tempesta e Bernando del Balzo. Nel castello fu ospitato, nel 1735, Carlo III di Borbone, che agli inizi del suo regno volle personalmente visitare i territori del napoletano avuti in seguito alla guerra di successione polacca.
Attualmente, oltre alle tre torri ancora i piedi, esistono tracce di almeno altre cinque. Esse erano formate da un piano interrato, adibito prevalentemente a deposito, da un piano terreno, i cui mezzi d'offesa guardavano prevalentemente all'interno, e da due piani superiori aperti sul cortile, ad eccezione del torrione sud. Il castello possiede almeno quattordici pozzi, utilizzati dagli abitanti per rifornirsi d'acqua in caso d'assedio.
Nota: è visitabile solo un'area del piano terra adibita a Pinacoteca di arte moderna. Chiuso il lunedì.
La prima costruzione risale ai normanni, ad opera di Riccardo da Camarda. Fino al 1470 il castello fu abitato da vari signori, tra i quali si ricordano Pietro Tempesta e Bernando del Balzo. Nel castello fu ospitato, nel 1735, Carlo III di Borbone, che agli inizi del suo regno volle personalmente visitare i territori del napoletano avuti in seguito alla guerra di successione polacca.
Attualmente, oltre alle tre torri ancora i piedi, esistono tracce di almeno altre cinque. Esse erano formate da un piano interrato, adibito prevalentemente a deposito, da un piano terreno, i cui mezzi d'offesa guardavano prevalentemente all'interno, e da due piani superiori aperti sul cortile, ad eccezione del torrione sud. Il castello possiede almeno quattordici pozzi, utilizzati dagli abitanti per rifornirsi d'acqua in caso d'assedio.
Nota: è visitabile solo un'area del piano terra adibita a Pinacoteca di arte moderna. Chiuso il lunedì.